Aloe saponaria

Parente stretta dell'Aloe vera, l'Aloe saponaria è originaria del Sudafrica. Di dimensioni abbastanza piccole, si presenta con una robusta rosetta di foglie piuttosto larghe, spinose ai margini, carnose e ricche di acqua, di colore verde grigio, con la superficie variamente maculata di bianco, da cui il nome Aloe maculata, con la quale è stata classificata. Si presta bene sia alla coltivazione in terra (laddove il clima lo consente) che in vaso, all'interno del quale tende ad occupare velocemente lo spazio a disposizione. Si propaga facilmente per via vegetativa, grazie a numerosi stoloni basali dai quali si originano nuove rosette di foglie e che, staccati dalla pianta madre e ripiantati, attecchiscono velocemente. Come la maggior parte delle aloe anche l'Aloe saponaria trova numerose applicazioni in farmacopea. E' efficace per scottature, punture di insetti ed acne, in più risulta più efficace per le malattie psoriasiche. La foglia tagliata sottile, con l'aggiunta di acqua bollente, può essere usata come fumento per curare vie respiratorie e calmante di cefalee. Per uso interno. Il frullato risulta più gradevole in virtù di un sapore meno accentuato. A differenza dell'Aloe Vera non è purgante, pur essendo tra le varietà con le maggiori proprietà energetiche. Viene usata per calmare lo stress e la febbre, la caduta di capelli, lenire infezioni di gola e apparato gastro respiratorio.